Mister No è stato ideato nel 1975 e scritto dal grande Guido Nolitta (in arte Sergio Bonelli), già autore i di Zagor,disegnato da Gallieno Ferri, inizialmente,per quanto riguarda il primo numero e le copertine dei primi albi, ma gran parte del lavoro grafico e della successiva caratterizzazione del personaggio, la si deve a Roberto Diso, bravissimo nel disegno anatomico e nella costruzione degli scenari amazzonici.
Mister No è il pilota di un piper, un aereo da turismo e il suo lavoro è quello di trasportare i passeggeri all’interno della intricata foresta amazzonica del Brasile, dove nessun altro mezzo ha possibilità di accesso. Da qui iniziano gran parte delle sue avventure. Mister No non è altro che il soprannome di Jerry Drake, un reduce americano della seconda guerra mondiale, che per via del suo spirito libero e per abbandonare i ricordi tristi del suo passato, ha deciso di vivere a Manaus nel tentativo di evitare guai e vivere una vita tranquilla, fra belle ragazze, musica samba, fumo e alcolici. Ma i guai sembrano saltarli addosso, anche per il fatto che il suo soprannome Mister No non gli è stato affibbiato a caso. Mister No è un ribelle, un contestatore per eccellenza, dice “no” alla guerra, “no” alle ingiustizie, “no” alla ferrea e ottusa disciplina, “no” alle prepotenze dei più forti con i deboli ed è per questo motivo che il più delle volte si mette in gioco sia per il suo senso di giustizia, sia per la sua grande generosità. Passa la maggior parte delle serate al bar in compagnia dei suoi amici oppure a dormire dopo una grande bevuta e infatti uno dei suoi tanti vizi è anche la pigrizia e questo ci fa capire come non sia un avventuriero per vocazione, ma spesso e volentieri per costrizione. Quando è allegro e scanzonato passeggia per le vie di Manaus canticchiando “When the Saints Go Marchin’ in”e da questo possiamo intuire che le sue avventure sono ambientate sul finire degli anni ’50. La maggior parte delle sue avventure hanno come sfondo la foresta dell’Amazzonia, disegnate con pignoleria e grande documentazione naturalistica, dove troviamo le varie tribù di indios che vivono nella foresta in uno stato ancora selvaggio, senza cioè la contaminazione dell’uomo bianco. Mister No è amico degli indios, anche se in diverse avventure ha combattuto contro le tribù più ostili e sanguinarie, ed ha persino sposando una giovane india, vivendo per un certo periodo insieme agli Yanoama. Ma anche sul finire degli anni ’50, si assistevano ai primi tentativi, spesso cinici e crudeli, di sfruttare le immense risorse della foresta da parte degli uomini “civili” che cercavano quindi di abbattere gli alberi per creare strade o per ricavare legname, per cercare l’oro dei fiumi o per altri scopi tutti motivati dalla avidità di denaro. Mister No si batte anche contro quegli uomini senza scrupoli che calpestano la dignità degli indios, al solo scopo di arricchirsi. Grazie al suo sgangherato Piper, che riesce a pilotare con una maestria impressionante, Mister No può spostarsi in diverse località del Brasile, che diverranno poi teatro delle sue numerose avventure e non solo. Infatti pilotando aerei più potenti, le avventure di Mister No sono state ambientate anche negli altri paesi del Sud America, negli Stati Uniti (per quanto riguarda il suo passato), nel Giappone, dell’Africa e perfino in Italia.
Mister No a differenza di altri eroi del fumetto, non ha nemici ricorrenti, cioè il classico nemico numero uno, ma ne incontra diversi e talvolta anche molto duri e spietati. Spesso i nemici possono essere i suoi stessi clienti, cioè i turisti che si spingono all’interno della foresta amazzonica per scopi tutt’altro che nobili: killer, speculatori, trafficanti di schiavi, cercatori d’oro, esploratori e chi più ne ha più ne metta. Altre volte i suoi nemici o meglio le persone con le quali si deve scontrare, sono ribelli, che esplodono in maniera violenta e insensata contro i soprusi e le ingiustizie che hanno dovuto subire, come gli indios che lottano per difendere i loro diritti, i contadini che combattono contro le oppressioni dei proprietari terrieri. In questi casi Mister No riesce con le buone o con le cattive a instaurare un dialogo con queste persone, a capire le loro motivazioni e a volte anche a fargli capire che l’uso della violenza serve soltanto a peggiorare le cose. Un capitolo a parte meritano i suoi nemici newyorkesi, quelli che a avuto durante il suo passato negli Stati Uniti, uno fra tutti Hiden, un agente della Cia senza scrupoli. In compenso Mister No ha anche tanti amici come Esse-Esse alias Otto Kruger, un tedesco reduce dalla seconda guerra mondiale che, contrariamente al suo soprannome non è mai stato arruolato nelle SS di Hitler, ma che anzi ha combattuto e alle quali si è ribellato dopo aver visto le atrocità dei lager. Anche lui come Mister No ha scelto di vivere a Manaus per avere un pò di tranquillità. È un duro ed è molto abile nell’uso del coltello. Ci sono poi gli amici del bar come Paulo Adolfo che gestisce il locale dove Mister No fa largo uso di alcolici, con in testa la cachaça, un liquore brasiliano, molto economico. Ricordiamo inoltre i meccanici dell’aeroporto ai quali è dato il compito di custodire il piper, i vecchi amici ex-commilitoni in guerra, che a volte ricompaiono nelle sue avventure, ma ricordiamo sopratutto le donne che hanno fatto da spalla a Mister No, con le quali sono sempre nati dei flirt. Troviamo ragazze avventuriere del calibro di Patricia Rowland , un’archeologa americana, sempre alla caccia di antiche rovine Incas. Miranda Cordeiro, figlia di un proprietario terriero del Sertão, le tre “garotas” Madalena, Irene e Maria che gestiscono il bar “Ipanema” a Belèm, la spericolata pilota Debora, Clara e Isabela e tantissime altre. Tutte queste donne sono caratterizzate da una personalità molto indipendente ed emancipata per le donne di quel periodo, ma è anche vero che siamo in Brasile. Alcuni punti del passato di Mister No sono ancora avvolti nel mistero, ma di lui si sa che Jerry Drake è nato a New York agli inizi degli anni ’20 e che ha vissuto con il padre, ma non con la madre. Quando il padre nel 1937 andrà a combattere nella Guerra di Spagna, Jerry verrà affidato alla zia Martha, sorella del padre, e allo zio Joe, un poliziotto corrotto. Qui il piccolo Mister No verrà educato dalla legge della strada, dal boss della mafia, Frankie “Messacantata” Nigro e da altri delinquenti. Il padre ritorna a New York, ma finisce in carcere per dei reati commessi in Spagna e per questo, il giovane Mister No parte da New York per dirigersi verso la California. Dopo varie avventure incontrerà Bat Barlington, la persona che gli insegnerà a pilotare gli aerei. Nel 1941 Jerry e Bat partono come piloti volontari americani nelle “Tigri Volanti” per combattere in Estremo Oriente, a fianco dei cinesi contro gli invasori giapponesi. In queste avventure, Jerry Drake riceve il soprannome di “Mister No” dal crudele giapponese Saiko, per via del suo carattere indomabile. Combatterà nel 1941, contro i giapponesi a Pearl Harbour, partecipando a numerosi duelli aerei contro i giapponesi. Viene poi inviato in fanteria e in seguito viene fatto prigioniero e condannato ai lavori forzati in Birmania, dove però riesce a fuggire. Dopo varie avventure che lo vedono partecipare in battaglie sulle isole del Oceano Pacifico, nella Nuova Guinea, Mister No arriverà perfino in Italia, contribuendo insieme alle truppe americane a liberare i nostro paese dai tedeschi.