I Raccontastorie – Fascicolo 23
Ascolta l’audiocassetta!
In una chiara notte estiva, mentre giù I al Bosco Intricato tutti gli animali dormivano profondamente, Nonna Nodo scese in punta di piedi le scale, e in camicia da notte entrò in cucina; accese una candela e cominciò a scrivere degli inviti per una festa specialissima. Quando al mattino Bastoncello si svegliò, trovò ai piedi del letto Abigaille con un gran sorriso sul viso. «Buon compleanno!» esclamò la ragnetta magica dandogli un bacino da ragno sul naso. «Oh, grazie, Abigaille» rispose lui guardandosi allo specchio. «Ti pare
che sia cresciuto?» Abigaille ridacchiò. «Forse un pochino. Guarda, ti ho portato un regalo. Spero che ti piaccia.» «Grazie, Abigaille» disse Bastoncello scartando il pacchettino. «Cos’è?» «È una sciarpa.» «Ma è così piccola!» «Beh, sì, mi è capitato un incidente» cominciò Abigaille. «Avevo fatto una sciarpa proprio lunga, ma era troppo stretta. Allora ho fatto una magia per renderla più larga e invece si è ritirata a misura di ragno.» «Non importa, è il pensiero che conta. Vuol dire che la porterai tu.» E così fu. Intanto anche Nonna Nodo aveva preparato la sua sorpresa.
Uscì di soppiatto di casa e mise una busta nella cassetta delle lettere, poi bussò alla porta e si nascose dietro un albero. «Oh bella!» si stupì Bastoncello prendendo la lettera. «E indirizzata a me!» Strappò la busta e cominciò a leggere. «Caro Bastoncello, ti ho preparato una bella sorpresa per il tuo compleanno, ma per trovarla dovrai seguire le istruzioni. Con tanto affetto, Nonna Nodo.»
Bastoncello girò il foglio e lì c’era la prima indicazione: «Cerca qualcuno di inconcludente, che senza occhiali non vede niente!» «Ah, io lo so chi è!» esclamò Bastoncello. «Si tratta sicuramente della Talpa Pasticciona.» E Bastoncello si addentrò correndo nel Bosco Intricato, mentre Nonna Nodo lo spiava da dietro l’albero. «Beh, il mio piano ha funzionato» ridacchiò. «Ora posso lavorare in pace.» Presto Bastoncello e Abigaille arrivarono alla tana della Talpa Pasticciona e bussarono con impazienza alla porta. «Vengo, vengo, cos’è questa fretta?» esclamò una voce da sottoterra. «Che bisogno c’è di fare tanto fracasso? Vi ho sentito.»
Pasticciona aprì la porta e inciampò sulla soglia, picchiando il naso per terra. «Oh, accidenti!» brontolò. «È la decima volta, oggi.» Si alzò in piedi scuotendosi la terra di dosso. «Allora, che posso fare per voi?» «Sai niente degli indovinelli di Nonna Nodo per farmi trovare la sorpresa di compleanno?» chiese Bastoncello. «Veramente non me lo ricordo»
rispose Pasticciona inciampando nella scarpa di Bastoncello. «Lasciami un po’ pensare.» Era così intenta a pensare, che infilò col piede una radice e rotolò giù per la collina, finendo in un grosso cespuglio di felci. «Ora mi ricordo!» esclamò Pasticciona quando Bastoncello la raggiunse e la tirò fuori dal cespuglio. «Ascolta attentamente: «Trovarlo sarà lungo, è quasi un fungo.» Detto questo, tornò incespicando
verso casa. Bastoncello era perplesso. «Ma cosa vorrà dire, Abigaille?» Abigaille era immersa nel suo libro degli incantesimi. «Cosa vuol dire cosa?» «Cos’è che è quasi un fungo?» «Dipende dal tipo di fungo» rispose Abigaille. «Potrebbe trattarsi di un fungo porcino, galletto oppure di un fungo-rospo.» «Ma certo, dev’essere proprio così» gridò Bastoncello. «Fungo-rospo! Forse alludeva a Crao il Rospo. Andiamo!»
Dopo aver ringraziato la Talpa Pasticciona, Bastoncello corse allo Stagno Fangoso dove trovò Crao il Rospo seduto su un enorme giglio acquatico. «Ciao, Crao…» «Ssssh!» lo interruppe Crao. «Vedi quella libellula seduta su quel giunco laggiù?» «Sì» sussurrò Abigaille «dev’essere deliziosa!» «È tutto il giorno che le faccio la posta» spiegò Crao, «e credo che ora si sia addormentata.» «Vuoi che Abigaille ti aiuti?» chiese Bastoncello. «Sa acchiappare tutti i tipi di insetti.» La libellula, però, spettava a Crao, e fu lui che balzò sulla sua preda; ma questa prese pigramente il volo e Crao il Rospo cadde a bocca apert nello stagno fangoso. «Stai bene, Crao?» chiese Bastoncello. Il rospo riemerse tossendo e sputacchiando, con un giglio verde spiaccicato sulla testa. «Certo che sto bene» rispose
piccato Crao, «e s a o anche uno dei miei tentativi migliori.» Bastoncello l’aiutò a uscire dall’acqua e gli chiese se sapesse qual era la prossima indicazione. «Certo» rispose Crao asciugandosi con una foglia di quercia. «Di notte, invece che vegliare, non fa che sbadigliare.» «Ah, non può trattarsi che di quel dormiglione del vecchio Gufo O’Tuit.»
E corsero via, verso il secolare albero dove il vecchio Gufo O’Tuit dormiva saporitamente sulla sua sedia a dondolo. «Ciao O’Tuit, scusa se ti disturbo.» Il Gufo aprì un occhio, mezzo addormentato. «Salve Bastoncello! È stata bella la festa?» «Quale festa?» chiese Bastoncello. «O000h, povero me!» disse mortificato O’Tuit. «Aspetta, aspetta. Ho qualcosa per te da parte di Nonna Nodo,» Il vecchio Gufo O’Tuit scomparve nel cavo dell’albero e ritornò con una grossa busta. Bastoncello l’aprì velocemente e ci trovò un invito
per la festa del suo compleanno! «Abigaille, guarda! Eccola, la mia sorpresa! La Nonna ha organizzato una festa per me! Presto, andiamo a casa!» Bastoncello tornò di gran carriera alla casa-albero e corse in cucina. «Sorpresa, sorpresa!» gridarono tutti i suoi amici,
Con grande delizia di Bastoncello, Nonna Nodo aveva preparato un rinfresco speciale e aveva fatto un sacco di inviti, C’era Ugo il Depresso, Crao il Rospo e la Talpa Pasticciona. Il signor Inganni suonava della musichetta allegra sul suo trombafono fatto in casa e l’Uomo Fungo cantava. Nonna Nodo accese le candeline sulla torta, ma era così alta, che Bastoncello dovette arrampicarsi su uno sgabello per spegnerle. Proprio in quel momento si sentì bussare alla porta, e indovinate chi era? Proprio quel dormiglione del vecchio Gufo O’Tuit! «Salute a tutti!» sbadigliò. «Mi dispiace di essere in ritardo, ma devo essermi appisolato, mentre
mi preparavo per la festa.» «Sei arrivato proprio in tempo per mangiare una fetta di torta» rise Bastoncello. Lo fece sedere vicino a Nonna Nodo e tutti intonarono la canzone di Buon Compleanno. C’erano proprio tutti, perfino gli amici di Abigaille. E tutti furono d’accordo nel dire che era stata la più bella festa di compleanno del Bosco Intricato.