Nasce in Italia nel 1966, Comandante Mark fu creato da un gruppo torinese di fumettisti dal nome “Esse G Esse”;
questo è dato dalle iniziali degli autori Sinchetto, Guzzon e Sartoris, (gli stessi del “Grande Blek” e di “Capitan Miki“).
Il fumetto fu pubblicato dalla Daim Press (l’attuale Sergio Bonelli Editore) nel 1966 e nonostante il genere classico che è rimasto immutato nel tempo, rimanendo fedele a se stesso, trova ancora oggi un nutrito numero di affezionatissimi lettori, questo grazie soprattutto alla qualità delle storie e alla caratterizzazioni dei personaggi principali.
La storia del comandante Mark, ambientata durante la guerra di indipendenza americana, contro gli inglesi, narra le gesta di un gruppo di patrioti americani chiamati “I lupi dell’Ontario” in lotta contro “le giubbe rosse” inglesi e capitanati dal mitico Comandante Mark. La storia del Comandante Mark inizia quando una nave mercantile francese, con a bordo dei nobili, fu affondata da una flotta inglese.
Al naufragio sopravvisse un patriota che riuscì a trarre in salvo un neonato, il quale veniva tenuto a galla dalla mano di un uomo (probabilmente il padre). Giunti a riva furono accuditi da una tribù di indiani e il bambino, che fu chiamato Mark per via di una “M” ricamata nel vestitino, crebbe integrandosi perfettamente con gli usi e costumi dei pellerossa. Nonostante tutto il buon padre adottivo, non mancò di insegnarli tutta la cultura e gli studi della civiltà europea, nonché l’uso delle armi come il fucile, la pistola e in particolare la spada. Mark crebbe forte e robusto e imparò in fretta gli insegnamenti di quell’uomo, tanto da riuscire a superarlo della perfino nella scherma. Conobbe una bambina con le trecce bionde chiamata Betty che salvò dai lupi e della quale si innamorò.
Ma ben presto Mark, ormai cresciuto dovette subire degli avvenimenti che segnarono profondamente la sua vita. Infatti gli inglesi, che seminavano il terrore presso la popolazione locale e compivano massacri anche fra gli indiani, uccisero il padre adottivo di Mark, in quanto era un partigiano che lottava per l’indipendenza del popolo americano. Mister Bluff in questa circostanza conobbe un amico fedele di suo padre adottivo:Mister Bluff, un uomo sulla cinquantina caratterizzato da una folta barba ispida e da un testa completamente pelata. Con lui si unii alla lotta contro gli inglesi ed insieme ad un nutrito gruppo di patrioti si rifugiarono su una piccola isola del lago Ontario, dove costruirono il loro fortino e si chiamarono “I lupi dell’Ontario” eleggendo Mark come il loro comandante. Al gruppo si unii anche un capo indiano chiamato Gufo Triste, che Mark aveva conosciuto tempo prima in quanto si erano battuti in un duello, nel quale Mark aveva vinto. Gufo Triste rimasto ormai l’unico sopravvissuto al massacro della sua tribù ad opera degli inglesi diventa insieme a Mister Bluff uno degli amici inseparabili del Comandante Mark. Del gruppo fa parte anche l’inseparabile fidanzata di Mark, Betty addetta alle cucine e sempre pronta a tirar fuori le unghie in caso di necessità. Le pubblicazioni del comandante Mark sono sempre state un po differenti dalle altre, come ad esempio quelle di Tex o di Zagor, infatti gli episodi sono sempre autoconclusivi e raramente a puntate. In più si racchiudono sempre in 64 pagine e non in 98 come nello standard bonelliano, le restanti pagine sono occupate dagli episodi di altri personaggi della Esse G Esse come Alan Mistero, Il Grande Blek e Kerry il Trapper. Il tema ricorrente delle avventure è quello dello spionaggio. Betty la fidanzata del comandante Mark. Infatti, trattandosi di una guerra civile americana di fine ‘700, il nemico inglese poteva nascondersi ovunque e gli stessi avversari potevano celarsi anche fra i patrioti. Fra i “cattivi” inglesi che sono stati sbaragliati dal Comandante Mark e dai Lupi dell’Ontario ricordiamo il crudele e spietato colonnello Sparrow, il maggiore Stoddard, e tanti altri, ma in queste avventure non mancano i pirati e i contrabbandieri della peggior specie e gli indiani corrotti dall'”acqua di fuoco”. Come si è detto, il successo di questa serie a fumetti è dovuto anche dalla caratterizzazione dei personaggi. Il comandante Mark è il prototipo dell’eroe senza macchia e senza paura che lotta per gli ideali di libertà, bello, giovane, forte e abilissimo nella scherma. Mister Bluff è il classico braccio destro, pragmatico, saggio, coraggioso e fedele, ma anche ironico. Gufo Triste è invece l’aspetto buffo del gruppo, infatti è un grande menagramo e le sue massime del suo trisnonno stregone, sono tutte fondate sul pessimismo e sulla possibile sciagura. Maschilista, non vede di buon occhio le donne, secondo il suo punto di vista, portatrici di guai e sventure. Il cane Flok Da Gufo Triste e da Flok, il cane pelle, ossa e peli di Mister Bluff, nascono le migliori gag della serie, infatti l’obiettivo preferito di questo cane ossuto è addentare il sedere di Gufo Triste, ma anche quest’ultimo dal canto suo, non perde occasione per tendere qualche trappola al povero cane. Gufo Triste è Flok sono anche dei personaggi che al momento opportuno sfoderano un grandissimo coraggio e abilità quando si tratta di combattere contro le odiate “Giubbe Rosse” inglesi.
Betty invece rappresenta l’eterna fidanzata dei personaggi dei fumetti, bionda con un viso acqua e sapone, ha il fascino della casalinga, ed è gelosissima degli incontri del suo amato Mark con qualche donna avvenente di turno. Un altro personaggio da ricordare è il marinaio El Gancho, il classico lupo di mare con tanto di uncino nella mano destra, vecchio amico di Mister Bluff e anch’egli in lotta contro gli inglesi. Nelle avventure del comandante Mark non mancano riferimenti a personaggi storici dell’epoca come George Washington oppure inventati dalla stessa EsseGesse come “Il Grande Blek”. Ci sono stati degli episodi in cui il Comandante Mark ha dovuto affrontare anche altri nemici in territori lontani dall’America. E’ il caso dei numeri dal 104 al 107, quando lo vediamo in Egitto protagonista di una avventura contro la mummia di un faraone egiziano. La serie (ora pubblicata dalla Sergio Bonelli Editore come TuttoMark) finisce con il numero 281 “L’ultima vittoria”, nel quale Mark e Betty si sposano e gli americani vincono sugli inglesi. Le avventure del Comandante Mark per quanto agli occhi dei più critici possano apparire naif e scontate, riescono sempre a mantenere il loro fascino proprio per essere fuori dal tempo e immutate negli anni, ed è proprio per questo che risultano essere molto fruibili e funzionali nella loro lettura.