Dampyr – Fumetti & Manga

Dampyr è nato nel 2000 dalla collaudata coppia di sceneggiatori bonelliani Mauro Boselli e Maurizio Colombo;è uno degli ultimi personaggi della Sergio Bonelli Editore.

Si tratta di un personaggio decisamente “dark” più nel suo profilo psicologico che nello stile dell’ambientazione. Harlan Draka, protagonista di questa serie, è un Dampyr, un “mezzo vampiro” cioè figlio di un Arcivampiro e di una donna, ma soltanto da adulto; in realtà questo lo deduce solo dopo una guerra sanguinaria manifestando straordinari poteri. Inoltre è l’unico Dampyr sulla terra, l’unico che possa uccidere gli Arcivampiri, le creature della notte in cerca di nuovi adepti da arruolare nella legione dei non-morti.

Le vicende di Dampyr hanno un ambientazione contemporanea e pur avendo Praga, come sfondo iniziale, si spostano continuamente abbracciando l’intera cultura dell’est europeo e le diverse tradizioni fantastiche, fino a spostarsi in Africa e in America.
Gli acerrimi nemici del protagonista non corrispondono ai classici stereotipi dei vampiri tradizionali, non vi è aglio o paletti di frassino, i vampiri possono , solamente con qualche precauzione, girovagare alla luce del sole, confondendosi tra i passanti, senza rischiare di abbrustolirsi. Sono dei predatori, ma non creano un nuovo vampiro ogni volta che mordono qualcuno, questo procedimento è più complicato. I vampiri creati in questo modo sono dei non-morti completamente diversi dai “veri vampiri” loro creatori. I vampiri si dividono in due categorie : gli Arcivampiri (di primo livello) e il Branco (di secondo livello). I vampiri di questo serial, probabilmente vengono da un altra dimensione, sono intelligentissimi e si confondono fra la gente, magari esercitando un grado di comando, sono loro infatti che spesso e volentieri fomentano le guerre, per agire nella confusione della battaglia. Harlan “Dampyr” è un duro, istrionico, a volte cinico e sarcastico, ma è afflitto da continue lotte interiori, da una parte ha giurato di dedicare la sua vita alla lotta contro i vampiri, dall’altra sente un profondo rapporto di odio-amore con i padre, dove l’ essere “metà vampiro” lo richiama alla sua natura. Nelle sue avventure Harlan “Dampyr” è accompagnato due inseparabili amici: Tesla e Kurjak. Tesla è una non-morta che sta dalla parte di Harlan dopo che questi è riuscito a sconfiggere il suo Branco di appartenenza, capeggiato dall’arcivampiro Gorka. E’ una donna dura e determinata, alta, bionda e con i capelli molto corti, essendo una non-morta può mordere alla maniera dei vampiri, ma spesso e volentieri si serve di maniere spicce come calci e pugni. Kurjak è un soldato che dopo aver visto gli orrori della guerra fratricida, nel suo Paese, si schiera al fianco di Dampyr, per combattere i vampiri, quando capisce che molte guerre da lui combattute, in cui hanno perso la vita molti suoi amici, erano in realtà progettate dai Maestri della notte. Harlan “Dampyr” non ha un nemico in particolare, in quanto quello che potrebbe essere il suo più acerrimo nemico è in realtà il padre Draka. Sta di fatto che molte storie sono incentrate sullo scopo principale di Dampyr, cioè quello di incontrare il padre e domandargli perché lo ha messo al mondo. La bella di turno è l’affascinante Amber, una creatura della notte dai capelli rossi, che sta’ dalla parte di Halan quando scopre che questi è il figlio di Draka. Fra gli altri personaggi troviamo Caleb Lost, un misterioso direttore del teatro di Praga, Hans Milius, un professore esperto di storia delle tradizioni popolari e Nicolaus, un non-morto in grado di evocare fantasmi. Nonostante i vampiri siano l’elemento dominante di tutte le storie, Harlan “Dampyr” si vede spesso protagonista, nel combattere contro, diavoli, streghe e stregoni di ogni tipo, fantasmi, signori della guerra, soldati venduti, despoti, creature fantastiche e mostruose ecc. Lo staff di disegnatori iniziali di Dampyr è composto da Majo, Luca Rossi, Maurizio Dotti, Giuliano Piccininno e Alessandro Baggi, il tratto molto “noir” con un ampio uso del tratteggio e del chiaroscuro ( che ricorda il noto Gustave Dorè), contribuiscono notevolmente alla resa drammatica e “gotica” delle storie.