Il Libro degli Animali

Il Libro degli Animali

I Raccontastorie – Fascicolo 19

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      04 - Il libro degli animali

 

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Un bel giorno, mentre Leo stava rincorrendo il suo coniglietto, la Tata lo chiamò. «Leo, il primo Ministro, e il Cancelliere sono venuti a trovarti!»
Leo andò in salotto, dove due signori molto seri lo stavano aspettando. «Sire» disse il Cancelliere, «come sapete siete l’erede al trono. Ora i vostri sudditi hanno raccolto denaro a sufficienza per una corona. Quindi da oggi sarete RE!»
«Questo significa che potrò fare tutto quello che mi pare?» chiese Leo. «Hum, certo, Sire, ma ora dovete venire alla cerimonia dell’Incoronazione.» E lo scortarono a una carrozza tirata da sei cavalli grigi.
Lungo la strada Leo dovette darsi un pizzicotto (e pizzicò anche il coniglio) per essere sicuro di non stare sognando. Le campane suonavano a festa e la gente gridava «Evviva Leo, il nostro Reuccio! Evviva il Re Leo!»

E così Leo venne incoronato Re quello stesso pomeriggio. Ma, stanco di tanti baciamani e affaticato dal peso dei vestiti reali, Leo fu molto contento quando poté tornare alla sua stanza a palazzo, dove la Tata gli aveva preparato la merenda.
Leo fece una scorpacciata di uova, di panini e di torta di cioccolata. «Ora.andrò a esplorare la Biblioteca Reale», annunciò quando ebbe finito. E se la svignò, seguito dal coniglio.
In biblioteca trovò il Primo Ministro e il Cancelliere. «Quanti libri!» esclamò Leo. «Mi piacerebbe leggerli tutti!» «Vostra Maestà» disse il Cancelliere, «noi vi consigliamo di non leggerli. Il vecchio Re era, beh, un po’ strano. Qualcuno diceva perfino
«Davvero? Ma almeno uno potrò guardarlo, no?» disse ancora agguantando un enorme libro, il cui titolo era “Il Libro degli Animali”. «No, Sire, credo davvero che sia meglio di no», replicò il Cancelliere. Ma Leo aveva già aperto il libro.

Nella prima pagina vide una bella farfalla, dipinta a colori così vividi che sembrava vera. «Com’è bella!» esclamò Leo. E mentre parlava, la farfalla si levò dalle pagine del libro e volò fuori dalla finestra!

Quando voltò la pagina seguente, vide un uccello dalle scintillanti piume azzurre, perfetto in ogni particolare. Mentre la stava osservando, la bella creatura spalancò le ali e volò via dalla pagina!
«Vostra Maestà» disse il Primo Ministro, «devo proprio insistere. Lasciate stare questi libri!» Gli tolse il libro di mano, lo chiuse bruscamente e lo collocò su uno scaffale. Al che Leo, tutto imbronciato, prese il suo coniglio e uscì dalla stanza.
Tutta la notte Leo non fece altro che pensare al libro e, appena spuntò l’alba, chiamò la Tata. «Tata, mi devi aiutare. Ho bisogno di un libro dalla biblioteca, ma è troppo in alto. Si tratta di una cosa importantissima.» «Spero che tu non combini guai!» gli disse seria la Tata, ma and a prendere la scala e gli portò il libro.


Leo scappò in giardino e dopo aver scartabellato dove prima c’erano la farfalla e l’uccello azzurro, arrivò a una pagina dove era disegnata una grande creatura rossa accucciata vicino a una palma. Sotto il disegno c’era scritta la parola: drago.
D’improvviso il drago balzò fuori dal libro. Soffiando fumo dalla bocca, aprì le sue enormi ali e si librò in aria sopra gli alberi. Leo era terrificato per quel che aveva fatto.
Aveva liberato un pericoloso drago che ora avrebbe fatto strage dei suoi sudditi! «E sono Re da un giorno solo!» esclamò scoppiando in lacrime. «Cosa farò adesso?»