Aldo in Arcadia 4

Un giorno Aldo captò sulla sua radio un SOS: «Aiuto! Salvatemi dall’alluvione!»
«Zio Emo! Vieni, presto, un uomo ha bisogno di aiuto. Andiamo in volo.»
Arrivati sul posto, zio Emo esclamò: «Guarda, l’acqua sta salendo. Sia arrivati proprio in tempo!»
«Meno mie che avete sentito il mio SOS. Non potevo trasmettere ancora per molto, ho le gambe stanche.»
«Non so cosa sia successo» disse l’uomo. «Ieri questo era solo un fiumiciattolo!»
«Faccio un voletto» disse Aldo. «Forse da lassù capirò quel che sta capitando.»

«Aspirapolvere, guarda laggiù!» esclamò Aldo vedendo un gigante sdraiato nel fiume. «Ecco cos’è successo!»
«Ehi, signor Gigante, svegliati. Bloccando il fiume hai provocato un’inondazione!»
«Oh, mi dispiace, devo essermi mosso nel sonno. Sognavo di essere nella vasca da bagno.
Sai, è difficile per uno grande e grosso come me trovare un posto dove dormire.»
«Non preoccuparti, vedrai che lo zio Emo ti aiuterà in un batter d’occhio.»
«Bacchetta magica, palla di vetro» recitò lo zio Emo «fai che l’acqua ritorni indietro.»

«Oh, perché non rimpicciolisci anche me?» chiese il Gigante «Così potrò finalmente riposarmi un po’.»
«Farò di meglio, signor Gigante. Eccovi due cappelli magici in regalo. Quello grande…
… vi farà crescere, e quello piccolo vi farà rimpicciolire, come meglio vi piacerà!» «A volte è proprio comodo essere piccoli.
«Oh, grazie, zio Emo» esclamò il Gigante.

Ma adesso preferisco essere grande. Così rimetto tutto a posto in un attimo.»
«Beh, noi ce ne andiamo. È stata una giornata dura. Ciao, ciao, signor Gigante.»