I Raccontastorie – Fascicolo 24
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Rashid il mendicante e sua moglie Fatima vivevano in un carretto rivoltato ai margini della città. Possedevano solo quel carretto, poiché erano molto, molto poveri, perciò ogni giorno Rashid, lasciando Fatima a guardia della loro “casa”, andava in giro a mendicare. In una calda giornata estiva, mentre Rashid si trascinava penosamente lungo la strada, scorse mezzo nascosto nell’erba un grosso uovo di gallina. Rashid corse a casa tutto eccitato per mostrare l’uovo a Fatima. «Guarda, donna, guarda… la nostra fortuna è
cambiata! Se riusciremo a far schiudere quest’uovo, avremo una gallina tutta nostra!» La moglie era tanto estasiata che gli buttò le braccia al collo. «Pensa, avere le uova tutti i giorni!» «A dozzine!» rincarò Rashid. «E dalle uova nasceranno altre galline. Mangeremo pollo arrosto ogni settimana e avremo tante uova ancora da vendere al mercato. E un giorno avremo abbastanza soldi per comprare una mucca, che farà litri e litri di latte. Poi compreremo un toro e avremo tante altre mucche.»
Fatima si mise a ballare intorno al carretto. «Saremo ricchi, ricchi, ricchi!» Rashid si raddrizzò con fierezza. «Prima della fine dell’anno sarò il più ricco allevatore a nord del Sahara. Sceicchi e mercanti faranno centinaia di miglia per venire a comprare il mio bestiame, e le uova e i polli!» Fatima si portò le mani alla bocca, colpita da un improvviso pensiero. «Pensi che saremo mai abbastanza ricchi da comprarmi un vestito nuovo?» «Un vestito? Migliaia! E con babbucce ricamate! E dei servitori che ti
trasporteranno dove vorrai. E io avrò cinquanta cammelli da corsa e mi farò costruire un palazzo di mille stanze!» «Perché mille stanze? Sarà una gran fatica tenerle pulite.» «Per i servitori, naturalmente.» «Ah, già, i servitori.» «E le danzatrici. Avrò un esercito di danzatrici che balleranno per me ogni sera… e almeno dodici giovani mogli che si prenderanno cura di me quando sarò vecchio. Ah sì… le vedo già bagnarmi la fronte con l’acqua di rose,
imboccarmi con acini d’uva, carezzarmi… Auch!» Fatima aveva afferrato quel bell’uovo di gallina… e l’aveva spiaccicato sulla testa di Rashid! L’uovo gli colava sul viso, il guscio gli si era appiccicato ai capelli…
«Ballerine, eh?» strepitò la moglie. «Giovani mogli, eh?!» E girando sui tacchi, Fatima si rifugiò imbronciata sotto al carretto. La storiella è finita e la morale è: Non dire quattro… se non l’hai nel sacco!