I Raccontastorie – Fascicolo 25
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Tommy era un bambino a volte buono e a volte meno buono, e quando era meno buono era proprio una peste. La mamma gli ripeteva sempre: «Tommy, fai il bravo e non andare per strada, altrimenti ti prenderà il Signor Babau!» Invece, quando era meno buono, Tommy andava subito per strada e un brutto giorno (aveva appena girato l’angolo) il signor Babau l’acchiappò, l’infilò in un sacco a testa in giù e se lo portò a casa. Appena arrivato, il Signor Babau tirò fuori Tommy dal sacco, lo fece sedere e gli sentì le braccia e le gambe. «Sei un po’ duretto» commentò «ma ho solo te come cena e andrai benissimo anche tu, una volta bollito… Ma che sbadato, ho dimenticato le erbe aromatiche e non sarai affatto saporito, senza erbe. Sally!» chiamò. «Sally, vieni qua.» Eh già, perché anche se nessuno lo sa, il Signor Babau ha una moglie. Eccome! La moglie del Signor Babau entrò nella stanza. «Che c’è, caro?» «Eccoti un bambino per la cena. Ma ho dimenticato le erbe aromatiche. Bada tu a lui mentre vado a prenderle.» «Va bene, tesoro» rispose con affetto la donna. E il Signor Babau uscì di casa. «Il Signor Babau mangia sempre bambini per cena?» chiese Tommy.
«Quasi sempre, caro» rispose la donna con gentilezza. «Se sono abbastanza cattivi!» «E non mangiate altro? Niente torte?» «Oh, mi piacciono molto le torte», rispose lei «ma non le faccio molto spesso.» «Pensi che la mia mamma l’ha preparata proprio oggi» esclamò Tommy. «Sono certo che gliene darebbe un po’, se glielo chiedessi io. Vuole che corra a casa a prenderla?» «Ma che pensierino gentile! Fai presto, però e torna per l’ora di cena.»
Tommy sgattaiolò via, ben felice di essersela cavata così a buon mercato. Per molti giorni Tommy fu un modello di bontà e non andò mai per strada. Ma… non si può essere sempre buoni, e così un giorno, girando l’angolo, si imbatté di nuovo nel Signor Babau, che lo infilò nel sacco e se lo portò a casa. Quando lo tirò fuori lo riconobbe subito. «Ah, tu sei quel bel tipo che ci ha fatto lo scherzetto, eh? Ti pare bello averci lasciato senza cena? Ma adesso non lo farai più. Ti metto sotto il divano e mi ci siedo sopra. Ecco!»
Il povero Tommy fu ficcato sotto il divano, in attesa che l’acqua sul fuoco bollisse. Ma, aspetta, aspetta, l’acqua non bolliva mai e il Signor Babau si stufò. «Sono stanco di aspettare, tira fuori una gamba, così tu non scappi e io mi posso alzare.» Tommy dovette sporgere una gamba, che il Signor Babau tagliò con la mannaia e buttò nella pentola. Dopo un po’, l’uomo chiamò la moglie. «Sally? …Sally?». Ma la donna non rispondeva, così uscì dalla stanza per cercarla. Appena fu uscito, Tommy schizzò da sotto il divano e corse fuori dalla porta e via verso casa. Sicuro,
perché non era la sua, la gamba che il Signor Babau aveva tagliato, ma quella del divano! Fu così che da quel giorno Tommy non andò mai più per la strada, non fino a quando non fu abbastanza grande per andarci da solo e, credete a me, è proprio quello che dovreste fare anche voi!